Dal 17 al 19 ottobre, la città di Lerici ha fatto da cornice alla XVI Convention dei Coordinatori di Fondazione Telethon, ospiti del Coordinamento di La Spezia e Massa Carrara nella figura della nostra  Mara Biso.

Un appuntamento ormai consolidato che ha riunito la grande comunità di Fondazione Telethon per riflettere sul futuro della ricerca e sulle strategie di raccolta fondi in un’epoca sempre più digitale e in piena evoluzione.

La Convention si è aperta con le parole del Vice Presidente di Fondazione Telethon, Omero Toso, che ha voluto con parole importanti farci riflettere sul valore del nostro “esserci” proprio in un momento così importante per la Fondazione, in cui la ricerca porta risultati ed ha un impatto importante sulla vita dei pazienti delle loro famiglie.

A seguire, i partecipanti hanno accolto Ilaria Villa, il Direttore Generale di Fondazione Telethon, che ha risposto alle domande dei volontari e con parole ispiranti ha tracciato le nuove sfide che attendono Fondazione Telethon, ribadendo il ruolo strategico dei volontari e la volontà di rilanciare la presenza sui territori ripartendo dai traguardi raggiunti e invitando tutti i presenti a guardare con coraggio alle sfide di domani.

Uno dei momenti più intensi della convention ce lo ha regalato Stefania Pedroni, primo Presidente al femminile della Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.

Stefania ha tracciato il suo percorso di vita con intensità ed ha voluto condividere con i partecipanti anche le sue tappe professionali, soffermandosi sul suo ruolo attuale, consapevole delle nuove sfide che attendono la Uildm.

Il venerdì si è chiuso con un confronto sulle nuove strategie di raccolta fondi, ponendo l’attenzione alle sfide digital e a quelle che hanno un alto impatto sui cittadini-donatori.

La giornata di sabato si è aperta con la sessione dedicata ai nostri “valori”; uno spazio di partecipazione curato da Corinne Genovesi, Valentina Murelli e Daniele Eleodori, Direttore Risorse Umane di Fondazione Telethon, che ha dato vita al confronto e al dialogo tra i partecipanti creando le basi per il secondo momento della mattina del sabato dedicato invece ai volontari, protagonisti attivi nella costruzione della formazione di domani.

Due giorni di lavoro intensi rivelatisi, anche in questa edizione, un’occasione di incontro, di scambio di confronto e condivisione, in un clima di vicinanza autentica che rafforza il senso di appartenenza di una comunità unita da un obiettivo comune: sconfiggere le malattie genetiche rare e offrire speranza a chi oggi non ha ancora una cura.

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